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Il commissario Eros Canti e la storica dell'arte Rosetta Bordin si trovano a indagare sulla morte di un gallerista, ucciso a tradimento con due colpi di arma da fuoco in una nebbiosa notte milanese. La vittima aveva appena acquistato a un'asta un disegnino di Carrà, un piccolo, delicato ritratto a matita di giovane donna, per una cifra equivalente a quattro, cinque volte il suo effettivo valore, strappandolo a uno sconosciuto concorrente che rilanciava al telefono. Il commissario Canti è costretto a muoversi nel mondo a lui estraneo di prestigiose gallerie d'arte, di abili mercanti, di rinomate case d'asta che spesso nascondono dietro la patinata eleganza un volto meno limpido e nobile. In questo accidentato percorso può contare però sulla sapiente guida della sua amica, che invece in quell'ambiente dimostra di sapersi muovere come un pesce nell'acqua. L'inchiesta fa riaffiorare un antico caso mai risolto, l'uccisione di una giovane donna, quella appunto ritratta nel disegno conteso, e sarà molto difficile capire se quei due delitti, così lontani nel tempo, hanno un punto di contatto o addirittura una comune matrice. Canti avrebbe bisogno di una lucidità e di una concentrazione assolute, mentre è distratto dal suo rapporto con Rosetta che si va chiarendo e complicando nello stesso tempo. Insomma, in questa indagine, e in questa storia, i sentimenti hanno la loro bella importanza. Alla fine si arriverà alla soluzione dell'.enigma...